Piccolo prontuario editoriale: Scouting

Di che cosa parliamo quando parliamo di Scouting

Avrete sentito parlare della fase di Scouting di una Casa editrice.
E no, non è quel gruppo di ragazzi e ragazze che si riunisce nei boschi cantando e pregando: nel mondo editoriale è una fase molto importante e complessa in cui la Casa editrice, invece di aspettare che le proposte arrivino da sole, si mette a cercare l’Opera che fa per lei.
Ma che cosa cerca Nous?

Si fa presto a dire “Voce”

Cerchiamo una Voce che sappia distinguersi e che lo faccia innanzitutto in nome di una imprescindibile autenticità: perché l’anima di chi scrive, anche se celata e ben mimetizzata, emerge sempre tra le righe. E che al pari del timbro di un cantante sia riconoscibile: come quando alla radio indoviniamo chi canta anche se non conosciamo la canzone…

Si ma come scrivi?

Un altro aspetto fondamentale per Nous è la scrittura: la struttura che regge e sorregge la Voce.
Occorre padroneggiare bene lo strumento per ottenere i migliori risultati!
Quindi quando a una Voce forte e chiara si unisce l’arma di una Scrittura consapevole delle regole e delle eccezioni alle regole, l’efficacia del Messaggio dovrebbe essere garantita!

E qui casca l’asino!

Ecco abbiamo usato il condizionale! Dovrebbe e non un più matematico e rassicurante è, perché non siamo ancora soddisfatte.
Manca un altro elemento: l’Intento.
Tutto ciò che scrivi deve avere un fine, un motivo per stare nel mondo delle lettere.
Chiaro e semplice, no?

Sì, ma che cosa volevi dire?

Avete mai provato a interrogare il vostro testo? Vi siete mai chiesti, dopo averlo riletto: che cosa volevo dire? (a cui deve seguire un “sono stato capace di dirlo?”).
Questa domanda apparentemente semplice potrebbe rivelare le luci e le ombre del vostro testo, e la sua efficacia.
Quando leggiamo una proposta, ci interroghiamo molto seriamente sul messaggio che vuole lanciare. E, ovviamente, anche se siamo d’accordo con quel messaggio.

Vedere qualcosa dove ancora non c’è nulla. Guardare lontano, sempre

Dovete sapere che siamo solite accogliere anche progetti ancora tutti da scrivere (idee scintillanti di cui ci innamoriamo) e persino commissionare libri a chi ancora non ce li ha proposti.
Ma anche questo è il bello dell’Editoria.
Vedere qualcosa dove ancora non c’è nulla. Guardare lontano, sempre.

Il prossimo argomento trattato sarà l’invio dei manoscritti.

Se vorrete, ci trovate qua – e sui social.

Se vi siete persi la scorsa puntata, andate qui!

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